Adesso affronteremo la preparazione delle guancette. Per il nostro coltello abbiamo deciso di utilizzare la Micarta abbinata a degli spaziatori, prima però sarebbe meglio spiegare cosa sia la Micarta. La Micarta in pratica è del tessuto (a strati) affogato nella resina, nelle foto si può vedere della Micarta realizzata da me con del tessuto di cotone e della resina poliestere. Lo spaziatore è fibra vulcanizzata, molto flessibile, che viene utilizzata per accoppiare materiali rigidi diversi.
Per unire i due materiali useremo la colla bicomponenete.
La freccia nella foto indica la parete interna della guancetta che è stata spianata con la carteggiatrice, per migliorarne l'incollaggio e meglio lasciarla un po' ruvida in modo che la colla faccia presa bene.
Ecco tutto l'occorrente per l'incollaggio, nella scatola ci sono le mollette per serrare i pezzi.
Le fasi dell'incollaggio:
- pulire bene i pezzi dalla polvere;
- versare i due componenti nell'apposita vaschetta e mescolarli con la spatolina;
- stendere un sottile velo di colla su uno dei pezzi da in collare;
- accoppiare i pezzi;
- bloccarli con le mollette.
Dopo l'incollaggio bisogna attendere 24 ore perché la colla sia asciutta. La colla tende a indurire molto rapidamente, quindi è meglio preparare tutto prima di iniziare.
Adesso le guancette sono pronte per essere applicate al coltello, vedremo come più vanti.
Questo blog nasce come vetrina di tutte le mie passioni, si darà spazio a modellini, coltelli, fai da te, libri, fumetti e molte altre cose. Spero possa interessare a qualcuno.
venerdì 30 novembre 2012
Costruzione di un coltello artigianale 4
Dopo aver rifinito i fianchi del coltello passeremo a rifinire tutto il perimetro del coltello. Per fare questo ci avvarremo della tela vetrata grana 100, per avere piani regolari useremo dei supporti a cui fissare la tela, nella foto si possono vedere indicati alcuni di questi, due sono cilindrici di diverso diametro, ed uno è piatto. Usando questa attrezzatura si rifinisce tutto il coltello in modo da poter passare alla fase successiva. Consiglio di usare supporti in materiale tenero ( legno, alluminio) così in caso di errore ( carta che scivola via) non si rischia di rovinare tutto il lavoro fatto.
Nella foto sono indicate le striscioline di tela utilizzate per rifinire il coltello ( devono essere un po' più larghe del supporto), e anche il compensato usato per non rovinare il coltello bloccato nella morsa.
In queste foto sono indicati i punti più difficili da rifinire, per cui bisogna usare i supporti cilindrici, consiglio di lavorare lungo l'asse del coltello per avere i risultati migliori e mantenere le superfici più ortogonali.
Dopo la rifinitura si può iniziare a segnare sulla lama dove andrà il bisello, io uso dei pennarelli per CD, e mi trovo bene. Bisogna fare attenzione a tracciarli in maniera simmetrica.
La parte più difficile è tracciare sulla lama la posizione del tagliente. Solitamente lascio 0,5 mm di acciaio come tagliente, poi in base ai propri gusti ed esigenze si può variare, sconsiglio di scendere sotto gli 0,3 mm perché durante la tempra potrebbe danneggiarsi.
Per prima cosa coloro il tagliente con il pennarello, poi calcolo quanto acciaio dovrò asportare:
2,9 -0,5/2= 1,2 mm, dovrò togliere 1,2 mm da ogni lato per poter ottenere il tagliente di 0,5 mm da una barra spessa 2,9 mm.
Poi prendo il calibro e lo regolo con l'apertura di 1,2 mm, lo appoggio al bordo del tagliente e lo faccio scivolare lungo la lama in modo da lasciare il segno sulla parte colorata, faccio così per tutti e due i lati. Come si può vedere nella foto si vedono i due segni lasciati dal calibro, questi saranno i riferimenti per asportare il materiale.
Nella foto sono indicate le striscioline di tela utilizzate per rifinire il coltello ( devono essere un po' più larghe del supporto), e anche il compensato usato per non rovinare il coltello bloccato nella morsa.
Dopo la rifinitura si può iniziare a segnare sulla lama dove andrà il bisello, io uso dei pennarelli per CD, e mi trovo bene. Bisogna fare attenzione a tracciarli in maniera simmetrica.
La parte più difficile è tracciare sulla lama la posizione del tagliente. Solitamente lascio 0,5 mm di acciaio come tagliente, poi in base ai propri gusti ed esigenze si può variare, sconsiglio di scendere sotto gli 0,3 mm perché durante la tempra potrebbe danneggiarsi.
Per prima cosa coloro il tagliente con il pennarello, poi calcolo quanto acciaio dovrò asportare:
2,9 -0,5/2= 1,2 mm, dovrò togliere 1,2 mm da ogni lato per poter ottenere il tagliente di 0,5 mm da una barra spessa 2,9 mm.
Poi prendo il calibro e lo regolo con l'apertura di 1,2 mm, lo appoggio al bordo del tagliente e lo faccio scivolare lungo la lama in modo da lasciare il segno sulla parte colorata, faccio così per tutti e due i lati. Come si può vedere nella foto si vedono i due segni lasciati dal calibro, questi saranno i riferimenti per asportare il materiale.
martedì 20 novembre 2012
Costruzione di un coltello artigianale 3
Per fare i fori nel coltello consiglio l'uso del trapano a colonna; mentre si eseguono i fori è meglio tenere lubrificata la punta del trapano con l'olio, io utilizzo quello della Singer e mi trovo bene.
Altro consiglio, usate punte al cobalto, perché quelle HSS dopo pochi fori non tagliano più, in particolare con l'inox!
Come si vede dalla foto ho fatto 3 fori da 4 mm per inserire le spine in ottone, il foro per il cordino è da 6 mm, i fori di alleggerimento sono da 6 mm, volendo si potevano fare anche da 8 mm ma non volevo correre il rischio di indebolire troppo il codolo. Per comodità consiglio di svasa i fori dive andranno le spine.
Utilizzando l'altra levigatrice a nastro provvederò a lisciare i due lati del coltello ed anche il dorso, la grana del nastro utilizzato è 60, in seguito lo passerò con l'80 e la 120.
Per aiutarmi in questo lavoro utilizzerò un magnete che mi agevoli nel maneggiare la lama, consiglio di frapporre tra il magnete e la lama un foglio di cartoncino in modo da non graffiare la lama una volta lucidata.
Questo è il risultato finale, come si può vedere la lame è bella pulita e liscia pronta per il prossimo passaggio.
Altro consiglio, usate punte al cobalto, perché quelle HSS dopo pochi fori non tagliano più, in particolare con l'inox!
Come si vede dalla foto ho fatto 3 fori da 4 mm per inserire le spine in ottone, il foro per il cordino è da 6 mm, i fori di alleggerimento sono da 6 mm, volendo si potevano fare anche da 8 mm ma non volevo correre il rischio di indebolire troppo il codolo. Per comodità consiglio di svasa i fori dive andranno le spine.
Utilizzando l'altra levigatrice a nastro provvederò a lisciare i due lati del coltello ed anche il dorso, la grana del nastro utilizzato è 60, in seguito lo passerò con l'80 e la 120.
Per aiutarmi in questo lavoro utilizzerò un magnete che mi agevoli nel maneggiare la lama, consiglio di frapporre tra il magnete e la lama un foglio di cartoncino in modo da non graffiare la lama una volta lucidata.
Questo è il risultato finale, come si può vedere la lame è bella pulita e liscia pronta per il prossimo passaggio.
lunedì 19 novembre 2012
Costruzione di un coltello artigianale 2
Dopo aver scelto l'acciaio si posiziona il modello sulla barra e si traccia il contorno con un pennarello, il consiglio è quello di tenere la parte dritta vicino il bordo così da ridurre il numero di tagli
Qui si può vedere come è stata tagliata la barra per poter tirare fuori il coltello.
Per tagliare la barra ho utilizzato la smerigliatrice angolare, che velocizza moltissimo il lavoro ma ha il difetto di tagliare tantissimo e se non si sta attenti potrebbe rovinare il lavoro con dei tagli indesiderati. Molti affermano che si dovrebbe tagliare a mano la sagoma del coltello perché la smeriglitrice tende a far scaldare tanto l'acciaio e potrebbe causa una tempra locallizzata dell'acciaio, anche se esiste questa possibilità, più per l'inox, preferisco tagliarlo così perché è molto più rapido e meno faticoso.
Questo è il risultato dopo averlo sgrossato con la levigatrice a nastro/mola, si vede che pian piano sta prendendo forma.
Per sgrossare il coltello ho utilizzato la levigatrice a nastro/mola, anche se con scarsa potenza (240W) ha fatto il suo lavoro velocizzando un lavoro lungo e noiso da farsi con le lime. Come si vede dalle foto il carter del nastro è stato pesantemente modificato asportandone la maggior parte.
La fase successiva consiste nel segnare i fori; si decide dove fare i fori per le spine, per il cordino e per l'alleggerimento del coltello. Poi con un punzone ed il martello si segnano i fori.
Solitamente metto 3 spine al centro del'impugnatura, si sono rivelate efficaci.
Qui si può vedere come è stata tagliata la barra per poter tirare fuori il coltello.
Per tagliare la barra ho utilizzato la smerigliatrice angolare, che velocizza moltissimo il lavoro ma ha il difetto di tagliare tantissimo e se non si sta attenti potrebbe rovinare il lavoro con dei tagli indesiderati. Molti affermano che si dovrebbe tagliare a mano la sagoma del coltello perché la smeriglitrice tende a far scaldare tanto l'acciaio e potrebbe causa una tempra locallizzata dell'acciaio, anche se esiste questa possibilità, più per l'inox, preferisco tagliarlo così perché è molto più rapido e meno faticoso.
Questo è il risultato dopo averlo sgrossato con la levigatrice a nastro/mola, si vede che pian piano sta prendendo forma.
Per sgrossare il coltello ho utilizzato la levigatrice a nastro/mola, anche se con scarsa potenza (240W) ha fatto il suo lavoro velocizzando un lavoro lungo e noiso da farsi con le lime. Come si vede dalle foto il carter del nastro è stato pesantemente modificato asportandone la maggior parte.
La fase successiva consiste nel segnare i fori; si decide dove fare i fori per le spine, per il cordino e per l'alleggerimento del coltello. Poi con un punzone ed il martello si segnano i fori.
Solitamente metto 3 spine al centro del'impugnatura, si sono rivelate efficaci.
domenica 18 novembre 2012
Rivista italiana difesa 05-1994
In questo numero gli articoli più interessanti sono: un articolo che spiega l'evoluzione dei moderni caccia e le motivazioni che hanno portato a queste scelte tecniche, veramente molto interessanta.
In un altro articolo viene esaminato il sistema terra/aria TOR di costruzione russa, molto interessante.
I russi quando realizzano mezzi terrestri sono sempre molto stilosi, ed il TOR non è da meno come si può vedere dalla copertina.
In un altro articolo viene esaminato il sistema terra/aria TOR di costruzione russa, molto interessante.
I russi quando realizzano mezzi terrestri sono sempre molto stilosi, ed il TOR non è da meno come si può vedere dalla copertina.
sabato 17 novembre 2012
Costruzione di un coltello artigianale 1
Questo vuole essere un piccolo tutorial sulla costruzione dei coltelli. Cercherò di spiegare ogni fase dei vari passaggi che portano da un'idea ad un coltello finito.
Per prima cosa l'idea. La cosa migliore è prendere un foglio di carta ed una matita ed iniziare a disegnare, si faranno molti disegni e prima o poi salterà fuori un'idea interessante. Per rendere più efficace il processo creativo, è meglio avere chiaro lo scopo per cui verrà utilizzato il coltello, da questo si potrà individuare la forma e le dimensioni della lama. Una volta che si ha un'idea del disegno della lama si può passare a disegnare l'impugnatura, che dovrebbe essere dimensionata sulla mano del futuro utilizzatore. Dovrete anche decidere se il coltello avrà o meno una guardia, il foro per il cordino, che tipo di bisellatura per la lama.
La consultazione di libri, riviste e siti internet può essere fonte di informazioni ed ispirazione quando si intende progettare un coltello, anche perchè essendo uno degli utensili più antichi c'è ben poco che non sia stato già realizzato e provato.
Trovata una lama ed un'ipugnatura che vi soddisfi adesso è il momento di decidere le modalità di realizzazione, dovrete decidere quale tra le varie tecniche di costruzione è la più adatta ai vostri gusti e capacità. Io solitamente costruisco coltelli a codolo intero, e gli fisso sopra le guancette.
Una volta trovato il progetto giusto si crea un modello in cartoncino, in questa maniera si può provare l'impugnatura e la geometria del coltello, nel caso ci sia qualcosa da correggere si può intervenire.
Come si vede nell'immagine, vengono disegnati tutti i dettagli del coltello: forma della guardia, bisellatura, forma delle guancette, foro del cordino e posizione delle spine di fissaggio.
Adesso si passiamo alla scelta dei materiali. La prima cosa da decidere è il tipo di acciaio, se inox o carbonioso, una volta deciso questo il tipo specifico di acciaio. La scelta andr° fatta in base alle necessità di utilizzo e alle caratteristiche richieste al coltello. Poi bisognerà decidere lo spessore della lama sempre in base alle necessità. Per ultimo il materiale delle guancette: se naturali o sintetiche, ed il metodo di fissaggio.
Per questo progetto ho deciso di usare un acciaio al carbonio tipo C70 dello spessore di 3 mm, per le guancette userò della micarta autocostruita e per i fissaggio userò colla bicomponente con spine in ottone.
Per prima cosa l'idea. La cosa migliore è prendere un foglio di carta ed una matita ed iniziare a disegnare, si faranno molti disegni e prima o poi salterà fuori un'idea interessante. Per rendere più efficace il processo creativo, è meglio avere chiaro lo scopo per cui verrà utilizzato il coltello, da questo si potrà individuare la forma e le dimensioni della lama. Una volta che si ha un'idea del disegno della lama si può passare a disegnare l'impugnatura, che dovrebbe essere dimensionata sulla mano del futuro utilizzatore. Dovrete anche decidere se il coltello avrà o meno una guardia, il foro per il cordino, che tipo di bisellatura per la lama.
La consultazione di libri, riviste e siti internet può essere fonte di informazioni ed ispirazione quando si intende progettare un coltello, anche perchè essendo uno degli utensili più antichi c'è ben poco che non sia stato già realizzato e provato.
Trovata una lama ed un'ipugnatura che vi soddisfi adesso è il momento di decidere le modalità di realizzazione, dovrete decidere quale tra le varie tecniche di costruzione è la più adatta ai vostri gusti e capacità. Io solitamente costruisco coltelli a codolo intero, e gli fisso sopra le guancette.
Una volta trovato il progetto giusto si crea un modello in cartoncino, in questa maniera si può provare l'impugnatura e la geometria del coltello, nel caso ci sia qualcosa da correggere si può intervenire.
Come si vede nell'immagine, vengono disegnati tutti i dettagli del coltello: forma della guardia, bisellatura, forma delle guancette, foro del cordino e posizione delle spine di fissaggio.
Adesso si passiamo alla scelta dei materiali. La prima cosa da decidere è il tipo di acciaio, se inox o carbonioso, una volta deciso questo il tipo specifico di acciaio. La scelta andr° fatta in base alle necessità di utilizzo e alle caratteristiche richieste al coltello. Poi bisognerà decidere lo spessore della lama sempre in base alle necessità. Per ultimo il materiale delle guancette: se naturali o sintetiche, ed il metodo di fissaggio.
Per questo progetto ho deciso di usare un acciaio al carbonio tipo C70 dello spessore di 3 mm, per le guancette userò della micarta autocostruita e per i fissaggio userò colla bicomponente con spine in ottone.
giovedì 15 novembre 2012
Artbook Japan
Libro dedicato al film di Macross, la prima parte ripercorre la storia del film tramite fotogrammi tratti da esso; la seconda parte è composta da disegni in B/N; nella terza ci sono illustrazioni a colori.
Ho sempre ritenuto il film molto inferiore alla serie Tv, per la sua perdita di realismo e il voler copiare Star Wars in alcune parti, comunque l'ho acquistato per completezza e per i bei disegni.
Libro dedicato alla serie di OAV Gundam 0083, da me ritenuta una delle migliori di sempre (GP02!!!).
Nella prima parte il libro riassume i 13 episodi con una scelta dei fotogrammi più interessanti.
Nella seconda c'è una vasta raccolta di disegni dei mezzi, rigorosamente in B/N. Forse la seconda parte è quella più interessante, i mezzi vengono presi in esame singolarmente con varie illustrazioni e messe in evidenza le loro caratteristiche. Consigliato a tutti li appassionati di Gundam UC.
Ho sempre ritenuto il film molto inferiore alla serie Tv, per la sua perdita di realismo e il voler copiare Star Wars in alcune parti, comunque l'ho acquistato per completezza e per i bei disegni.
Libro dedicato alla serie di OAV Gundam 0083, da me ritenuta una delle migliori di sempre (GP02!!!).
Nella prima parte il libro riassume i 13 episodi con una scelta dei fotogrammi più interessanti.
Nella seconda c'è una vasta raccolta di disegni dei mezzi, rigorosamente in B/N. Forse la seconda parte è quella più interessante, i mezzi vengono presi in esame singolarmente con varie illustrazioni e messe in evidenza le loro caratteristiche. Consigliato a tutti li appassionati di Gundam UC.
Rivista italiana difesa 10-1988
Articoli interessanti:
-Bombe guidate, vasta trattazione dell'argomento;
-Tornado, diversi articoli dedicati a questo aereo, ne viene analizzata ogni più piccola caratteristica, il tutto in 30 pagine.
-Bombe guidate, vasta trattazione dell'argomento;
-Tornado, diversi articoli dedicati a questo aereo, ne viene analizzata ogni più piccola caratteristica, il tutto in 30 pagine.
Armi e tiro 2-2012
Articoli interssanti in questo numero:
- Winchester 70 Sport, carabina di precisione cal 308w, ottima arma;
-Blaser R8, carabina da caccia molto innovativa, con otturatore radiale.
- Winchester 70 Sport, carabina di precisione cal 308w, ottima arma;
-Blaser R8, carabina da caccia molto innovativa, con otturatore radiale.
Armi e tiro 01-2012
In questo numero ci sono i seguenti articoli interessanti:
- Armsan Armtac Rs-X2 cal. 12, fucile molto valido ed economico, prodotto in Turchia;
- Bcm Tmr cal. 6,5x47 Lapua, carabina da tiratore scelto realizzata da una piccola azienda italiana, veramente interessante;
- Tikka T3 varmint, carabina sportiva in cal. 223R, ottimo rapporto qualità/prezzo.
- Armsan Armtac Rs-X2 cal. 12, fucile molto valido ed economico, prodotto in Turchia;
- Bcm Tmr cal. 6,5x47 Lapua, carabina da tiratore scelto realizzata da una piccola azienda italiana, veramente interessante;
- Tikka T3 varmint, carabina sportiva in cal. 223R, ottimo rapporto qualità/prezzo.
sabato 10 novembre 2012
Armi e tiro 11-2011
In questo numero ci sono i seguenti articoli interssanti:
-Sabatti tactical 308, bella carabina per il tiro a lunga distanza;
-Safir arms T14 cal. 36, M4 che utilizza cartucce per anima liscia ovvero .410
-Sako Trg M-10, carabina da tiratore scelto multicalibro (308W,300WM,338LM), molto interessante!!
-Sabatti tactical 308, bella carabina per il tiro a lunga distanza;
-Safir arms T14 cal. 36, M4 che utilizza cartucce per anima liscia ovvero .410
-Sako Trg M-10, carabina da tiratore scelto multicalibro (308W,300WM,338LM), molto interessante!!
mercoledì 7 novembre 2012
martedì 6 novembre 2012
Coltelli n° 54
Con questa rivista inizio una serie di mini recensioni, in cui verranno indicati gli articoli più interessanti delle varie riviste;iniziamo.
In questo numero gli articoli interssanti sono:
-"Lo stratificato semplice" guida pratica alla realizzazione di un pacchetto di damasco;
-"Takeshi e la forgia" panoramica su coltelli artigianali giapponesi importati in Italia da Collini.
In questo numero gli articoli interssanti sono:
-"Lo stratificato semplice" guida pratica alla realizzazione di un pacchetto di damasco;
-"Takeshi e la forgia" panoramica su coltelli artigianali giapponesi importati in Italia da Collini.
Jahrbuch Unimog & MB- trac
Eccoci con una nuova recensione, questa volta tocca all'annuario dell'Unimog e dei trattori Mercedes del 2013.
Adesso faremo un sommario dei contenuti dei capitoli:
-il primo capitolo è dedicato agli spandi concime montati su Unimog;
-il secondo capitolo è dedicato al concessionario di Unimog Schussler;
-in questo capitolo viene rappresentata, tramite molte foto, una carrellata di "musi" di Unimog, le foto sono molto belle;
-in due capitoli vengono presentati degli Unimog utilizzati nelle attività di salvataggio costiero;
-in questo capitolo viene mostrato l'utilizzo di trattori MB per la distribuzione di concimi;
-breve capitolo sull'utilizzo dell'Unimog come spazzaneve;
-in questo capitolo possiamo rivivere i racconti di una coppia che ha intrapreso un viaggio in Canada con un Unimog 411;
-bella raccolta di foto che mostrano l'utilizzo dei trattori MB in agricoltura;
-nell'ultimo capitolo vediamo la presentazione di alcuni Unimog con vari allestimenti.
Libro molto interessante..per gli amanti del genere.
Adesso faremo un sommario dei contenuti dei capitoli:
-il primo capitolo è dedicato agli spandi concime montati su Unimog;
-il secondo capitolo è dedicato al concessionario di Unimog Schussler;
-in questo capitolo viene rappresentata, tramite molte foto, una carrellata di "musi" di Unimog, le foto sono molto belle;
-in due capitoli vengono presentati degli Unimog utilizzati nelle attività di salvataggio costiero;
-in questo capitolo viene mostrato l'utilizzo di trattori MB per la distribuzione di concimi;
-breve capitolo sull'utilizzo dell'Unimog come spazzaneve;
-in questo capitolo possiamo rivivere i racconti di una coppia che ha intrapreso un viaggio in Canada con un Unimog 411;
-bella raccolta di foto che mostrano l'utilizzo dei trattori MB in agricoltura;
-nell'ultimo capitolo vediamo la presentazione di alcuni Unimog con vari allestimenti.
Libro molto interessante..per gli amanti del genere.
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